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Come si distingue la Zanzara Tigre dalle altre zanzare? Quali sono i luoghi maggiormente frequentati dalla Zanzara Tigre? Gli adulti
di Zanzara Tigre generalmente preferiscono spazi aperti, al riparo negli ambienti
freschi e ombreggiati soprattutto tra l'erba alta, le siepi e gli arbusti. Negli
ultimi anni sono però cresciute le segnalazioni anche in zone assolate
come i parcheggi dei supermercati o le aree industriali in cui ci sono pochi alberi.
Quali sono le fasce orarie in cui si concentrano gli attacchi all’uomo? Il picco di attività della Zanzara
Tigre si osserva in piena estate ed è concentrato nelle prime ore del mattino
e nel tardo pomeriggio. Si tratta infatti di un insetto molto aggressivo, che
punge soprattutto nelle ore più fresche della giornata, al mattino presto
e al tramonto. La massima densità numerica della popolazione adulta di
Zanzara Tigre si osserva generalmente tra metà agosto e metà settembre,
ma la sua presenza si inizia ad avvertire da aprile e arriva fin quasi a novembre. Bicchieri,
sottovasi o stagni. Quali sono i luoghi preferiti dalla Zanzara Tigre per deporre
le uova?
Quante uova può deporre una femmina nel corso della sua vita? Secondo
quanto osservato in laboratorio in condizioni ottimali, ogni femmina è
in grado di deporre, in una stagione, un totale di 350-450 uova in 7 cicli consecutivi.
A partire da circa 60 ore dopo il pasto di sangue le femmine di Zanzara Tigre
depongono tra le 40 e le 80 uova, disponendole singolarmente appena sopra il livello
dell’acqua. La femmina di Aedes, responsabile delle punture all’uomo,
può compiere diversi pasti di sangue a distanza di 3-5 giorni uno dall’altro
e in condizioni ottimali può vivere anche più di 40 giorni. Quanti giorni sono necessari per lo sviluppo di un individuo adulto capace di attaccare l’uomo? In primavera e autunno, dalla deposizione delle uova
fino allo sfarfallamento dell’adulto passano in media 15-20 giorni, mentre
in piena estate questo periodo si accorcia a soli 6-8 giorni. Grazie a raffinati
meccanismi bio-fisiologici, le uova di Zanzara Tigre possono sopravvivere in forma
quiescente anche durante il freddo invernale e i periodi di siccità. Una
umidità del 60-70% e temperature di 25°C sono sufficienti a far sopravvivere
circa un quarto delle uova deposte per 4 mesi. Da osservazioni di laboratorio
è risultato che le uova sono capaci di sopravvivere a -10°C per 24
ore. Basta però che le uova siano sommerse anche in una minima quantità
d’acqua per un’ora, a temperature miti, per schiudersi. Qual è la stima dei danni economici causati dalla Zanzara Tigre? La
Zanzara Tigre sembra ormai aver conquistato il primo posto nella lista delle zanzare
nocive in Italia richiedendo un impegno finanziario a carico della casse pubbliche
stimabile al 2005 nel range 10-15 milioni di euro. A questa cifra sono da aggiungere
i costi diretti sostenuti dalle famiglie in termini di sistemi di protezione personale
(repellenti, insetticidi domestici, trappole, zanzariere, ecc.) e cure mediche-farmacologiche
che sono valutabili con un ordine di grandezza di circa 20-30 milioni di euro.
Inoltre la presenza di Zanzara Tigre impone un onere diretto legato alle spese
affrontate per il suo controllo. La notevole aggressività della specie
nei confronti dell’uomo e la sua capacità di insediarsi stabilmente
in città e centri agricoli determina una sensibile riduzione del livello
di vivibilità degli ambienti colonizzati e limita lo sviluppo del turismo
incrementando indirettamente l’onere economico legato alla sua presenza. La Zanzara Tigre è in grado di spostarsi dal suo luogo di nascita? Tradizionalmente,
si riteneva che la Zanzara Tigre non si spostasse più di poche decine di
metri. Studi recenti svolti in Emilia-Romagna dimostrano al contrario che è
capace di effettuare spostamenti anche di centinaia di metri, avvicinandosi al
chilometro. A volte, grazie all’azione del vento, la Zanzara Tigre può
andare anche più lontano, anche se non riesce mai a volare oltre un chilometro
dal luogo di origine. La dispersione tra zone limitrofe può essere favorita
dalla presenza di aree verdi nei quartieri residenziali con case e abitazioni
singole con giardino. Questi spazi possono rappresentare, infatti, dei veri e
propri “corridoi ecologici”. Nelle zone dove sono presenti palazzi
e condomini, le zanzare sono capaci di raggiungere anche appartamenti al ventesimo
piano. Grazie al trasporto passivo offerto da macchine e camion, gli adulti possono
diffondersi anche a distanze ben superiori al chilometro e colonizzare aree molto
lontane da quella di origine. Cosa bisogna fare per difendersi
dalla Zanzara Tigre? Quali sono i comportamenti corretti e quelli scorretti? Cosa fare:
A chi spetta il compito di combattere la Zanzara Tigre? La lotta alla
Zanzara Tigre richiede uno sforzo coordinato tra tutti gli attori in campo: i
Comuni, responsabili delle disinfestazioni degli spazi pubblici, le Ausl che mettono
a disposizione le competenze specifiche per fare da supporto sia nella fase preventiva
che in quella di trattamento, la Regione che coordina il monitoraggio su scala
regionale le previsioni e la campagna di disinfestazione e i cittadini che possono
svolgere un ruolo di primaria importanza nel controllo del suolo privato. Cosa deve contenere un preventivo per la disinfestazione di un condominio? Un
preventivo formulato correttamente deve contenere una serie di informazioni importanti
che vanno al di là del prezzo richiesto per l’intervento, tra queste:
le modalità del trattamento, la tempistica e la tipologia del prodotto
che s’intende impiegare con indicazione del suo nome commerciale e specifica
del principio attivo in essa contenuto. È importante che la ditta di disinfestazione
fornisca la scheda tecnica e di sicurezza del prodotto che intende proporre per
l’intervento. Quali sono le sostanze che devono essere impiegate per la disinfestazione? Tutti gli ambienti dove la
Zanzara Tigre può deporre le uova vanno trattati periodicamente, da aprile
a novembre, con appositi prodotti che si acquistano in commercio. Un prodotto
molto efficace è il Bacillus thuringiensis israelensis, un batterio già
presente in natura e quindi non dannoso per altri animali. Il Bacillus si può
acquistare sotto forma di fluido, granuli o pastiglie, e va posto nei tombini,
sottovasi e in qualsiasi altro contenitore in cui c’è ristagno d’acqua.
In commercio sono disponibili anche altri prodotti che hanno una persistenza superiore
e che quindi possono risultare comodi in occasioni di assenze prolungate. Per
il corretto utilizzo di qualunque prodotto larvicida bisogna attenersi strettamente
alle indicazioni riportate sull’etichetta della confezione dello stesso. Qual è l’impatto della Zanzara Tigre sulla salute pubblica? Nell'agosto
del 2007 in Emilia Romagna sono stati notificati i primi casi di trasmissione
del virus della Chikungunya da parte della Zanzara Tigre. I sintomi della malattia
sono febbre acuta, cefalea, nausea, vomito e dolori articolari acuti. In alcuni
casi, si possono avere anche eruzioni cutanee pruriginose. Nelle zone tropicali
e in numerose zone dell’Asia la Zanzara Tigre è vettore di diverse
malattie virali, in particolare quelle causate da arbovirus, tra cui la Dengue,
la febbre gialla e alcune encefaliti. Nel bacino del Mediterraneo, oltre a quello
della Chikungunya sono 6 gli arbovirus attivi che potrebbero essere trasmessi
dalla Zanzara Tigre, tra questi il West Nile virus e il virus della meningoencefalite
turco-israeliana, alcuni virus della famiglia dei Togaviridae e altri della famiglia
dei Bunvaviridae. | |
Progetto zanzara. Informazioni utili per combattere la zanzara tigre. È una iniziativa di Sanif Srl |