1. Come si distingue la Zanzara Tigre dalle altre zanzare?
  2. Quali sono i luoghi maggiormente frequentati dalla Zanzara Tigre?
  3. Quali sono le fasce orarie in cui si concentrano gli attacchi all’uomo?
  4. Bicchieri, sottovasi o stagni. Quali sono i luoghi preferiti dalla Zanzara Tigre per deporre le uova?
  5. Quante uova può deporre una femmina nel corso della sua vita?
  6. Quanti giorni sono necessari per lo sviluppo di un individuo adulto capace di attaccare l’uomo?
  7. Qual è la stima dei danni economici causati dalla Zanzara Tigre?
  8. La Zanzara Tigre è in grado di spostarsi dal suo luogo di nascita?
  9. Cosa bisogna fare per difendersi dalla Zanzara Tigre? Quali sono i comportamenti corretti e quelli scorretti?
10. A chi spetta il compito di combattere la Zanzara Tigre?
11. Cosa deve contenere un preventivo per la disinfestazione di un condominio?
12. Quali sono le sostanze che devono essere impiegate per la disinfestazione?
13. Qual è l’impatto della Zanzara Tigre sulla salute pubblica?



Come si distingue la Zanzara Tigre dalle altre zanzare?


Generalmente la Zanzara Tigre ha dimensioni comprese tra i 4 e i 10 millimetri simili alla zanzara comune nostrana. Il suo corpo è nero con bande trasversali bianche sulle zampe e sull’addome, inoltre ha una striscia bianca le solca il dorso e il capo. A distinguere le due zanzare non è solo l’aspetto: Zanzara Tigre infatti è più veloce nel volo, più aggressiva e punge anche in pieno giorno soprattutto nelle ore fresche e all’ombra.

Quali sono i luoghi maggiormente frequentati dalla Zanzara Tigre?

Gli adulti di Zanzara Tigre generalmente preferiscono spazi aperti, al riparo negli ambienti freschi e ombreggiati soprattutto tra l'erba alta, le siepi e gli arbusti. Negli ultimi anni sono però cresciute le segnalazioni anche in zone assolate come i parcheggi dei supermercati o le aree industriali in cui ci sono pochi alberi.

Quali sono le fasce orarie in cui si concentrano gli attacchi all’uomo?

Il picco di attività della Zanzara Tigre si osserva in piena estate ed è concentrato nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio. Si tratta infatti di un insetto molto aggressivo, che punge soprattutto nelle ore più fresche della giornata, al mattino presto e al tramonto. La massima densità numerica della popolazione adulta di Zanzara Tigre si osserva generalmente tra metà agosto e metà settembre, ma la sua presenza si inizia ad avvertire da aprile e arriva fin quasi a novembre.

Bicchieri, sottovasi o stagni. Quali sono i luoghi preferiti dalla Zanzara Tigre per deporre le uova?

La chiave dell’enorme capacità di diffusione della Zanzara Tigre è dovuta al fatto che le bastano piccole raccolte d’acqua per la deposizione delle uova. Nei centri abitati l’infestazione di Aedes albopictus è associata, sul suolo pubblico, ai tombini e alle bocche di lupo per lo sgrondo dell’acqua piovana delle strade. Tuttavia, un ruolo determinante nella diffusione e nello sviluppo delle infestazioni viene giocato da focolai che si trovano in aree private, come ad esempio:

  • caditoie e tombini pluviali
  • bottiglie
  • barattoli
  • lattine
  • bicchieri
  • annaffiatoi
  • secchi e bacinelle
  • sottovasi
  • bidoni e vasche
  • teli di plastica che coprono cumuli di materiali
  • abbeveratoi per animali
  • grondaie otturate
  • pneumatici
  • anfore
  • rocce ornamentali
In alcuni contesti abitativi sono state ritrovate larve di Zanzara Tigre e zanzara comune fino ad un numero complessivo di 200 larve in un sottovaso con diametro di 20 cm!


Quante uova può deporre una femmina nel corso della sua vita?

Secondo quanto osservato in laboratorio in condizioni ottimali, ogni femmina è in grado di deporre, in una stagione, un totale di 350-450 uova in 7 cicli consecutivi. A partire da circa 60 ore dopo il pasto di sangue le femmine di Zanzara Tigre depongono tra le 40 e le 80 uova, disponendole singolarmente appena sopra il livello dell’acqua. La femmina di Aedes, responsabile delle punture all’uomo, può compiere diversi pasti di sangue a distanza di 3-5 giorni uno dall’altro e in condizioni ottimali può vivere anche più di 40 giorni.

Quanti giorni sono necessari per lo sviluppo di un individuo adulto capace di attaccare l’uomo?

In primavera e autunno, dalla deposizione delle uova fino allo sfarfallamento dell’adulto passano in media 15-20 giorni, mentre in piena estate questo periodo si accorcia a soli 6-8 giorni. Grazie a raffinati meccanismi bio-fisiologici, le uova di Zanzara Tigre possono sopravvivere in forma quiescente anche durante il freddo invernale e i periodi di siccità. Una umidità del 60-70% e temperature di 25°C sono sufficienti a far sopravvivere circa un quarto delle uova deposte per 4 mesi. Da osservazioni di laboratorio è risultato che le uova sono capaci di sopravvivere a -10°C per 24 ore. Basta però che le uova siano sommerse anche in una minima quantità d’acqua per un’ora, a temperature miti, per schiudersi.

Qual è la stima dei danni economici causati dalla Zanzara Tigre?

La Zanzara Tigre sembra ormai aver conquistato il primo posto nella lista delle zanzare nocive in Italia richiedendo un impegno finanziario a carico della casse pubbliche stimabile al 2005 nel range 10-15 milioni di euro. A questa cifra sono da aggiungere i costi diretti sostenuti dalle famiglie in termini di sistemi di protezione personale (repellenti, insetticidi domestici, trappole, zanzariere, ecc.) e cure mediche-farmacologiche che sono valutabili con un ordine di grandezza di circa 20-30 milioni di euro. Inoltre la presenza di Zanzara Tigre impone un onere diretto legato alle spese affrontate per il suo controllo. La notevole aggressività della specie nei confronti dell’uomo e la sua capacità di insediarsi stabilmente in città e centri agricoli determina una sensibile riduzione del livello di vivibilità degli ambienti colonizzati e limita lo sviluppo del turismo incrementando indirettamente l’onere economico legato alla sua presenza.

La Zanzara Tigre è in grado di spostarsi dal suo luogo di nascita?

Tradizionalmente, si riteneva che la Zanzara Tigre non si spostasse più di poche decine di metri. Studi recenti svolti in Emilia-Romagna dimostrano al contrario che è capace di effettuare spostamenti anche di centinaia di metri, avvicinandosi al chilometro. A volte, grazie all’azione del vento, la Zanzara Tigre può andare anche più lontano, anche se non riesce mai a volare oltre un chilometro dal luogo di origine. La dispersione tra zone limitrofe può essere favorita dalla presenza di aree verdi nei quartieri residenziali con case e abitazioni singole con giardino. Questi spazi possono rappresentare, infatti, dei veri e propri “corridoi ecologici”. Nelle zone dove sono presenti palazzi e condomini, le zanzare sono capaci di raggiungere anche appartamenti al ventesimo piano. Grazie al trasporto passivo offerto da macchine e camion, gli adulti possono diffondersi anche a distanze ben superiori al chilometro e colonizzare aree molto lontane da quella di origine.

Cosa bisogna fare per difendersi dalla Zanzara Tigre? Quali sono i comportamenti corretti e quelli scorretti?

La Zanzara Tigre ama l’acqua, dove si sviluppano le sue larve, anche in piccole quantità. Le sue uova, deposte in luoghi asciutti, sono capaci di svernare perfino in un sottovaso! E’ poi sufficiente che, quando le temperature si alzano in primavera, siano ricoperte da una minima quantità d’acqua per schiudersi. Se il ristagno persiste per almeno 7 giorni, il ciclo si completerà e nasceranno nuovi adulti. Bisogna quindi evitare qualsiasi ristagno. Tutti gli ambienti dove sono presenti le larve vanno trattati da aprile a novembre, con prodotti larvicidi acquistabili in farmacia, seguendo accuratamente le indicazioni riportate in etichetta.

Cosa fare:

  • pulire accuratamente i tombini e le zone di scolo e ristagno, trattarli regolarmente e quando possibile coprirli con una zanzariera
  • eliminare i sottovasi e ove non è possibile evitare il ristagno d’acqua al loro interno
  • controllare periodicamente le grondaie mantenendole pulite e non ostruite
  • evitare la formazione di qualsiasi raccolta di acqua stagnante
  • tenere pulite fontane e vasche ornamentali, eventualmente introducendo pesci rossi che sono predatori delle larve di Zanzara Tigre
  • svuotare settimanalmente nel suolo e tenere puliti gli abbeveratoi e le ciotole per l’acqua degli animali domestici
  • coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere ben tese
  • informare i vicini e i conoscenti sui corretti comportamenti
  • mettere, quando possibile, zanzariere sui pozzetti
Cosa NON fare:
  • accumulare copertoni e altri contenitori che possono raccogliere anche piccole quantità d’acqua stagnante
  • lasciare gli annaffiatoi e i secchi con l’apertura rivolta verso l’alto
  • utilizzare i sottovasi
  • lasciare le piscine gonfiabili e altri giochi pieni d’acqua per più giorni
  • lasciare che l’acqua ristagni sui teli utilizzati per coprire cumuli di materiali e legna
  • svuotare nei tombini gli abbeveratoi, i sottovasi e qualsiasi altro contenitore d’acqua.

A chi spetta il compito di combattere la Zanzara Tigre?

La lotta alla Zanzara Tigre richiede uno sforzo coordinato tra tutti gli attori in campo: i Comuni, responsabili delle disinfestazioni degli spazi pubblici, le Ausl che mettono a disposizione le competenze specifiche per fare da supporto sia nella fase preventiva che in quella di trattamento, la Regione che coordina il monitoraggio su scala regionale le previsioni e la campagna di disinfestazione e i cittadini che possono svolgere un ruolo di primaria importanza nel controllo del suolo privato.

Cosa deve contenere un preventivo per la disinfestazione di un condominio?

Un preventivo formulato correttamente deve contenere una serie di informazioni importanti che vanno al di là del prezzo richiesto per l’intervento, tra queste: le modalità del trattamento, la tempistica e la tipologia del prodotto che s’intende impiegare con indicazione del suo nome commerciale e specifica del principio attivo in essa contenuto. È importante che la ditta di disinfestazione fornisca la scheda tecnica e di sicurezza del prodotto che intende proporre per l’intervento.

Quali sono le sostanze che devono essere impiegate per la disinfestazione?

Tutti gli ambienti dove la Zanzara Tigre può deporre le uova vanno trattati periodicamente, da aprile a novembre, con appositi prodotti che si acquistano in commercio. Un prodotto molto efficace è il Bacillus thuringiensis israelensis, un batterio già presente in natura e quindi non dannoso per altri animali. Il Bacillus si può acquistare sotto forma di fluido, granuli o pastiglie, e va posto nei tombini, sottovasi e in qualsiasi altro contenitore in cui c’è ristagno d’acqua. In commercio sono disponibili anche altri prodotti che hanno una persistenza superiore e che quindi possono risultare comodi in occasioni di assenze prolungate. Per il corretto utilizzo di qualunque prodotto larvicida bisogna attenersi strettamente alle indicazioni riportate sull’etichetta della confezione dello stesso.

Qual è l’impatto della Zanzara Tigre sulla salute pubblica?

Nell'agosto del 2007 in Emilia Romagna sono stati notificati i primi casi di trasmissione del virus della Chikungunya da parte della Zanzara Tigre. I sintomi della malattia sono febbre acuta, cefalea, nausea, vomito e dolori articolari acuti. In alcuni casi, si possono avere anche eruzioni cutanee pruriginose. Nelle zone tropicali e in numerose zone dell’Asia la Zanzara Tigre è vettore di diverse malattie virali, in particolare quelle causate da arbovirus, tra cui la Dengue, la febbre gialla e alcune encefaliti. Nel bacino del Mediterraneo, oltre a quello della Chikungunya sono 6 gli arbovirus attivi che potrebbero essere trasmessi dalla Zanzara Tigre, tra questi il West Nile virus e il virus della meningoencefalite turco-israeliana, alcuni virus della famiglia dei Togaviridae e altri della famiglia dei Bunvaviridae.
Nelle nostre zone, oltre ai recentissimi casi di Chikungunya in zone molto delimitate della Romagna, in realtà, la Zanzara Tigre è nota principalmente per il fastidio acuto provocato dalle sue punture che procurano gonfiori e irritazioni persistenti, pruriginosi o emorragici, spesso anche dolorosi. Nelle persone particolarmente sensibili, un elevato numero di punture può dare luogo a risposte allergiche che richiedono attenzione medica. Uno dei danni maggiori associati a questa zanzara, dunque, è il suo impatto sulle abitudini di vita della popolazione.

Progetto zanzara. Informazioni utili per combattere la zanzara tigre. È una iniziativa di Sanif Srl