DOVE VIVE E COME SI ADATTA LA ZANZARA TIGRE

La Zanzara Tigre (Aedes albopictus) è una delle 98 specie di zanzare che hanno colonizzato l’Europa. La sua spiccata plasticità biologica, dovuta alla notevole variabilità genetica della specie, e la capacità delle uova di sopravvivere alla stagione invernale le hanno permesso di colonizzare rapidamente ambienti anche molto diversi tra loro, come ad esempio quello urbano e quello collinare, ma accomunati dalla presenza di acque stagnanti. Le strategie di adattamento di Zanzara Tigre si sono dimostrate diverse a seconda della destinazione finale e degli ambienti che ha colonizzato.

La chiave della sua diffusione, oltre alla capacità di quiescenza delle uova durante i periodi asciutti, è dovuta al fatto che bastano piccole raccolte d’acqua per la deposizione delle uova. Nel suo ambiente originario di foresta queste erano rappresentate da cavità negli alberi, ascelle di foglie o buchi nella roccia mentre negli ambienti urbani delle nostre città possono essere sottovasi, tombini, bottiglie, barattoli e altri contenitori. La sua propensione a riprodursi in quantitativi di acqua molto ridotti è confermata dal fatto che non si osservano larve di Zanzara Tigre in fossi, laghi, canali e altri luoghi ricchi di acqua.

COME SI DIFFONDE

Quando si insedia su un territorio, Zanzara Tigre si diffonde gradualmente, in modo eterogeneo, impiegando diversi anni per colonizzare completamente un’area urbana. Inizialmente si osserva una presenza casuale dei focolai (random). Dopo qualche anno la colonizzazione è a macchia di leopardo e successivamente la zanzara si diffonde sull’intero centro urbano con densità diverse a seconda delle condizioni ambientali, una distribuzione definita “a isole”.

Nei centri abitati l’infestazione di Aedes albopictus è associata, sul suolo pubblico, ai tombini e alle bocche di lupo per lo sgrondo dell’acqua piovana delle strade. Tuttavia, un ruolo determinante nella diffusione e nello sviluppo delle infestazioni viene giocato da focolai che si trovano in aree private, come ad esempio:
• caditoie e tombini pluviali
• bottiglie
• barattoli
• lattine
• bicchieri
• annaffiatoi
• secchi e bacinelle
• sottovasi
• bidoni e vasche
• teli di plastica che coprono cumuli di materiali
• abbeveratoi per animali
• grondaie otturate
• pneumatici
• anfore
• rocce ornamentali

Questi ambienti, quando sono umidi e ricchi di residui vegetali (foglie e scarti), sono un vero e proprio elemento di attrazione per la femmina di Aedes che li sceglie per la deposizione delle uova.

L’adulto di Zanzara Tigre non presenta particolare attitudine al volo attivo. Fino a qualche anno fa si pensava che non si spostasse molto e che la sua distribuzione geografica si concentrasse solo nelle immediate vicinanze di piccoli bacini d’acqua. In realtà, gli spostamenti attivi delle femmine sono solitamente di qualche centinaio di metri dal focolaio di sviluppo delle larve. A volte, grazie all’azione del vento, possono andare anche più lontano, anche se mai oltre un chilometro dal luogo di origine.
La dispersione tra zone limitrofe può essere favorita dalla presenza di aree verdi nei quartieri residenziali con case e abitazioni singole con giardino. Questi spazi possono rappresentare, infatti, dei veri e propri “corridoi ecologici”. Nelle zone dove sono presenti palazzi e condomini, le zanzare sono capaci di raggiungere anche appartamenti al ventesimo piano, nonostante solitamente volino ad altezze di circa un metro da terra.

Grazie al trasporto passivo offerto da aerei, navi, treni, macchine e camion, gli adulti possono diffondersi anche a distanze ben superiori al chilometro e colonizzare aree molto lontane da quella di origine
Progetto zanzara. Informazioni utili per combattere la zanzara tigre. È una iniziativa di Sanif Srl